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Una situazione difficile che richiede (per quanto mi riguarda) dei distinguo tra singolo e singolo.

 

Una situazione difficile che richiede (per quanto mi riguarda) dei distinguo tra singolo e singolo.

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E’ più che evidente come le critiche maggiori si stiano concentrando sulla lista “Partecipazione è democrazia” e vista la situazione sento la necessità di fare delle puntualizzazioni.
Quando ho parlato con la mia amica Rosaria ho espresso la mia contrarietà ad uno schieramento che la vede coinvolta, insieme a Mimino, con dei soggetti il cui passato non ha niente a che vedere con il loro retroterra culturale, sociale e, ovviamente, politico.
Ma attenzione, pur continuando a mantenere queste mie perplessità, nello stesso tempo, per quanto mi riguarda, sento di dover fare delle distinzioni.
Mi spiego.
Mentre alcuni soggetti come, giusto per fare dei nomi, Miccoli o Scatigna o altri ancora, non hanno niente da perdere, ma, casomai, tutto da guadagnare, viceversa, Rosaria e Mimino, hanno tutto da perdere visto che loro rappresentano un punto di riferimento ben preciso con un percorso inconfondibile che è sempre stato fatto con onestà intellettuale.
La loro situazione è la più difficile e di maggiore responsabilità e per questo la più coraggiosa ed io rispetto questo loro mettersi in gioco pur non condividendone la scelta.
D’altronde anche con “suddest”, io e Rosaria, abbiamo intrapreso il progetto (per me stimolante) di realizzare, insieme, una rivesta pur partendo da presupposti e letture che, spesso, non collimano.
Per questo Mimino e Rosaria resteranno, per quanto mi riguarda, una risorsa intellettuale, per la nostra comunità, che non ha niente a che vedere con i loro attuali compagni di percorso e che per me resterà tale comunque vada.
Pur non condividendo.
nando

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Submitted by Anonymous (not verified) on Fri, 2007-04-13 21:13.

Decisamente opinabile questo commento...
Non sono le risorse intellettuali ne tantomeno il retroterra culturale e sociale ad essere in discussione...
Ce ne fossero nel nostro paese di persone cosi...
Purtroppo LA LISTA E' UNA punto e basta e non serve fare delle distinzioni...
Politicamente sono tutti uguali e loro malgrado si sono abbassati ai livelli di soggetti il cui escursus politico risulta essere di dubbia moralità.
Perchè non prodigarsi in uno schieramento che sia rappresentativo degli ideali che li hanno sempre contraddistinti?
Perchè non difendere con determinazione quei valori di cui sono sempre stati i paladini?
Perchè non provare a dare un contributo positivo alle vicende amministrative con la loro onestà intellettuale che nulla ha che vedere con altri rappresentanti di tale lista?
Forse sarò io ad avere una visione alquanto ristretta della parola coerenza?

Submitted by chianglapignet (not verified) on Sab, 2007-04-14 19:19.

Non riesco a capire quali sono i politici della lista Partecipazione e' Democrazia che hanno un escursus politico di dubbia moralita'.
Se tanto per fare i soliti nomi , ci riferiamo a Scatigna o Miccoli, vorrei ricordare agli autori di queste affermazioni ,che Scatigna si e' dimesso volontariamente da vicesindaco , mentre poteva benissimo continuare a percepire €. 1200,00 al mese , che in circa due anni equivalgono a piu' di €.24.000,00. Perche' si e' dimesso? voleva diventare Sindaco? oppure non condivideva l' impostazione che il Sindaco stava dando all' Amministrazione del paese?
Miccoli poteva seguire le orme di qualche altro "MORALE" ex suo collega ed aspettare buono buono un ossicino (una strada rifatta-un incarico in qualche ente- un posto da vicensindaco) invece di mettersi in giuoco, in prima persona ( senza tirapiedi o prestanomi) con la lista Caliandro.
Sono questi i soggetti dalla dubbia moralita' oppure coloro che intravedendo una possibilita' di potere o diguadagno, passaano iimprovvisamente nelle ipotetiche liste vincenti in nome di una presunta affinita' politica?
chianglapignet

Submitted by cantlacrast on Mon, 2007-04-16 08:51.

Premettendo che , solo tu hai parlato di dubbia moralità, e solo tu hai associato Miccoli e Scatigna a tale argomentazione(chissà perchè, forse hai anche tu qualche dubbio? )sarabbe giusto informarsi prima di scrivere cose tanto per...
Non credo intanto che lo che il sign Scatigna percepiva 1200,00 euri mensili ma qualcosa in meno, e si è dimesso non perchè voleva diventare Sindaco o non condivideva l'impostazione dell'Amministrazione Torroni, (ha condiviso tutto per anni anche decisioni sicuramente illegali) ma perchè occupando un posto , quello di vicesindaco, che per accordi precedenti non gli competeva, doveva lasciarlo a chi, sempre per accordi precedenti, nè aveva diritto. Insomma si è dimesso prima di essere estromesso. E comunque chi non condivide una linea amministrativa di una coalizione con la quale è stato eletto, fa benissimo a dimettersi ma va a casa non dall'altra sponda.
Riguardo al signor. Miccoli ha cambiato mille posizioni politiche solo per quell'ossicino di cui tu parli.
Un'ultima cosa , molti aderenti alla lista Caliandro(Capo lista compreso) lo hanno fatto pechè credono di essere saliti sul carro del vincitore .

Submitted by chianglapignet (not verified) on Mar, 2007-04-17 10:04.

L'afferamzione circa la dubbia moralita' era stata fatta da un precedente intervento, poiche' io non ho alcun dubbio sulla correttezza morale di Scatigna e Miccoli ( tanto per fare i soliti nomi).
Non sono molto informato circa gli intrighi di Palazzo, mi risulta che Scatigna e' stato nominato vicesindaco da Torroni, dopo che lo stesso aveva ritenuto poco opportuno affidarsi al Barletta Stefano ( per le note vicende); non si e' autoproclamato od autoinvestito, per cui non vedo il problema della estromissione perche' non gli "competeva".
Inoltre bisogna ricordare che i voti di Scatigna sono stati fondamentali per la lista Torroni; non e' stata la coalizione ad eleggere consigliere Scatigna; i cittadini si sono fidati di Scatigna, della sua correttezza, moralita' ed affidabilita'; non giudicherei bene chi, dopo aver avuto il mio voto, si dimettesse da consigliere per non litigare con i suoi amici.
Per quanto riguarda il sig. Miccoli non mi risulta che le sue adesioni politiche gli abbiano portati vantaggi econimici o professionali.
Quando si partecipa ad una competizione elettorale, tutti partecipano per vincere, salvo avere fini nascosti.
Credo che poca gente, nella lista Torroni, sia salito sul suo carro conviti di dover perdere, i piu' sono saliti per dividere il POTERE
chianglapignet

Submitted by Anonymous (not verified) on Mar, 2007-04-17 13:10.

Avere uno spazio a disposizione su cui esporre le proprie opinioni e leggerne, in tempo reale, i commenti, le analisi o le controanalisi è un'opportunità importante che chiama direttamente in ballo l'art. 21 della COSTITUZIONE: "tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione".
Visto che si fa riferimento al concetto di libertà di espressione e di pensiero, va da sè che ognuno è libero di dire "ciò che vuole" nei limiti consentiti dalla legge.
Ma, oltre a quanto stabilisce la norma, sarebbe auspicabile l'adozione di un altro limite; quello oltre il quale si rischia di trasformare la discussione in una sequela di battute e ri-battute.
Non per essere seriosi (anzi dove la battuta serve ben venga), ma giusto per non banalizzare la discussione e l'opportunità stessa di cui sopra.

Detto questo mi collego al concetto di "dubbia moralità" tirato in ballo da un intervento non firmato e alla risposta data da chianglapignet.
Giusto per dire che nel cercare di difendere l'imputato (leggi Scatigna) chianglapignet ha fatto una sorta di autogol.
Se infatti chianglapignet (con cui penso di aver colloquiato amabilmente in piazza domenica) ci tiene a sottolineare che "BISOGNA RICORDARE CHE I VOTI DI SCATIGNA SONO STATI FONDAMENTALI PER LA LISTA TORRONI" non si può a questo punto non cogliere l'assist offerto e ribattere che il problema sta proprio qui.
Come si fa a ritornare dagli stessi cittadini, a cui precedentemente si è chiesto il voto per la lista Torroni, e chiedere ora di non votare per Torroni ma per un altro?
Non mi permetto di parlare di "dubbia moralità" perchè così si sconfina in territori che coinvolgono la sfera privata, ma di a-moralità politica sì.
Liberi di cambiare opinione, ma, come ripeto da tempo (cfr. ultimo suddest), quando si cambia, o meglio si sbanda di 180°(al di là dei motivi), occorre prendersi, quantomeno, una pausa di riflessione proprio nel rispetto dei cittadini cui si chiede il voto.
A meno che non si ritiene che i cittadini siano dei pupazzi da infinocchiare come e quando si vuole.
Su questo non ho alcun dubbio e, per quanto mi riguarda, non ci possono essere benevolenze (e mi riferisco a tutti e 3 gli schieramenti) motivate dal solito "è una brava persona".
Perchè proprio quando si è brave persone il conseguente comportamento dovrebbe essere esemplare e a maggior ragione se si è soggetti pubblici.
nando

Submitted by chianlapignet (not verified) on Mar, 2007-04-17 15:00.

Caro Nando condivido pienamente le tue affermazioni circa la necessita' di non banalizzare la discussione.
Pertanto voglio discutere con te circa il ruolo ed i poteri del Sindaco.
Mi sembra di notare che si abbia una idea del Sindaco, come se fosse un CREDO,una IDEOLOGIA, una ragione di vita a cui appartengono i suoi elettori e candidati.
Nei comuni inferiori a 15 mila abitanti, non esiste la scelta del Sindaco (infatti non vi e' il voto disgiunto) ma la scelta del consigliere; il cittadino sceglie il consigliere, il quale e' agevolato o meno dal consenso al candidato Sindaco.
Il fatto che un consigliere sia stato eletto nella lista del Dott. Torroni o del Dott. Epifani o sig. Gallone, non lo rende una sua PROPRIETA'
Altrimenti il problema di Scatigna dovrebbe essere comune a quasi tutti i candidati, infatti come potrebbe un candidato che ha chiesto i voti CONTRO Torroni, chiedere ora i voti PER Torroni?
La realta' non e' cosi semplice come si vuol far credere; esistono dei periodi storici in cui ci sono delle aggregazioni politiche (che per fortuna non sono eterne) favorite da molteplici fattori contingenti che si dissolvono al loro venir meno.
A Nando comunico che abbiamo parlato, ma non domenica poiche' non ero a San Michele.
Chianglapignet

Submitted by Ron (not verified) on Mar, 2007-04-17 16:12.

DUBBIA MORALITA'
Sono state travisate e caricate di un peso non dovuto queste due parole usate da me in un post precedente...
Lungi da me toccare la sfera privata...
In discussione era soltanto il lato pubblico di alcuni personaggi e mi fa specie che solo Nando l'abbia capito...
Trattasi di elezioni comunali e se vi suona meglio intendevo AMORALITA' POLITICA

Submitted by cantlacrast on Sab, 2007-04-14 09:20.

Nando caro, ognuno è liberissimo di esprimere quello che pensa, e tu lo hai fatto bene anche in questa circostanza, ma credo che c'è qualcosa di impreciso in quello che dici: primo, non vedo molta respossabilità da parte del signor Ligorio, e della signora Gasparro in quanto mettersi in gioco seriamente significa candidarsi e lottare in prima persona, e non credo che nè l'uno, tantomeno l'altra avranno il coraggio di farlo; secondo, il percorso politico di questi signori non è mai stato inconfondibile anzi.......( a proposito di coerenza)e terzo, meno male che sono un punto di riferimento ben preciso per te e forse per pochi altri, perchè se non fosse così .........


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